Ferzan Ozpetek

Attore, Sceneggiatore

Biografia di Ferzan Ozpetek

E’ uno dei più importanti, originali e talentuosi registi italiani (anche se turco di nascita), autore di un cinema di grande sensibilià ma talvolta anche disturbante per personaggi o situazioni, il suo nome è Ferzan Ozpetek. Il suo cinema ha dato una nuova lettura dell’omosessualità, dell’amore (omosessuale ed eterosessuale), della vita e della morte. Sempre sospesi tra dimensione reale e dimensione onirica, i suoi film (seppur molto discussi) hanno cambiato il panorama cinematografico del nostro Paese dandogli un respiro sicuramente più ampio.
Nato a Istanbul il 3 febbraio 1959, Ferzan si trasferisce a Roma nel 1976 per studiare Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma. Entra nel mondo del cinema alla fine degli anni Settanta come aiuto regista. Uno dei suoi primi incarichi è quello di assistente di Massimo Troisi sul set di Scusate il ritardo.
Lavora in seguito come aiuto regista per Maurizio Ponzi, Ricky Tognazzi e Marco Risi. E’ proprio quest’ultimo a produrre nel 1997 con la sua casa di produzione, la “Sorpasso Film”, il primo film di Ozpetek, Il bagno turco, un vero omaggio del regista al suo Paese natale interpretato da Alessandro Gassman e Francesca D’Aloja. Due anni dopo il regista ambienta ancora in Turchia il suo secondo film, Harem Suarè. Il vero successo di pubblico arriva per il regista con il terzo film, Le fate ignoranti (2001), intenso ritratto di una donna borghese, della sua caduta e della sua rinascita, interpretato da Margherita Buy e Stefano Accorsi. Il film viene accolto bene anche dalla critica ed è presentato in Festival importanti come Berlino e Cannes.
Nel 2003 il suo film seguente, La finestra di fronte, ottiene un grandissimo successo (e cinque David di Donatello) e lancia definitivamente Ozpetek nell’olimpo dei più importanti registi italiani. A metà strada tra commedia della memoria e storia sentimentale il film è interpretato da un’intensa Giovanna Mezzogiorno ed è impreziosito dalla presenza del grande attore Massimo Girotti nei panni dell’anziano smemorato Davide Veroli, che muore poco dopo la fine delle riprese nel gennaio 2003 non riuscendo a ritirare di persona il David di Donatello postumo che gli viene attribuito.
Nel 2004 Cuore sacro non ottiene il successo del film precedente sollevando discussioni e polemiche (nonostante ciò il film è premiato con due David di Donatello). Il regista torna a esiti migliori con Saturno contro (2007), film che raccoglie l’eredità de Le fate ignoranti tra cui alcuni interpreti (la Buy e Accorsi) con l’innesto di nuovi promettenti attori come Pierfrancesco Favino e Filippo Timi.
Nel 2008 Ozpetek dirige Valerio Mastandrea e Isabella Ferrari nel duro e drammatico Un giorno perfetto mentre due anni dopo torna a toni più leggeri vicini alla commedia con Mine vaganti storia di una famiglia divisa da segreti e sentimenti strazianti interpretata da Alessandro Preziosi, Riccardo Scamarcio e da un eccezionale Ennio Fantastichini.
Nell’aprile 2011 intraprende una nuova avventura professionale debuttando nella regia teatrale con l’opera lirica “Aida” rappresentata durante il Maggio Musicale fiorentino.
Nel 2012 torna al cinema con Magnifica presenza, storia di grande fascino sospesa tra sogno e realtà, passato e presente, fantasmi e esseri in carne e ossa, interpretata da un perfetto Elio Germano.
Nel 2012 cura la regia de “La Traviata” opera inaugurale della stagione lirica 2012-2013 al Teatro San Carlo di Napoli.
Nel maggio 2013 Ozpetek torna nel Salento dove aveva ambientato il suo Mine vaganti per girare Allacciate le cinture, storia d’amore interpretata da Kasia Smutniak e Francesco Arca.